Già nel libro precedente ero rimasta colpita dalla figura di Lucas, ufficiale inglese, nobile, già beniamino dell'alta società, scaraventato nelle guerre napoleoniche come tanti altri giovani convinti di diventare eroi.

Poi sono arrivati la prigionia e un lungo periodo di umiliazioni, tali da spingere al passo più disonorevole: la fuga, la codardia, la perdita di un onore familiare e sociale peggiore della morte.

Lucas ha perciò scelto l'anonimato, scontando il suo rimorso nelle vesti di un frate guaritore, un aggiusta ossa che vagava nelle campagne francesi, finché qualcuno che non lo aveva dimenticato è tornato per portarlo a casa.

Questo è l'antefatto e vi consiglio di leggere il libro precedente, perché a me è piaciuto molto.

In ogni caso, ora Lucas ha riavuto tutto; ricchezza, nome, posizione. Proprio per questo, lui tra tutti, non può restare insensibile alle condizioni in cui viene accolta o, meglio, non accolta, lady Kendra, una giovane donna divorziata e ostracizzata dal Ton. 

Anzi, proprio quest'aura scandalosa, lo attira come un magnete, per scoprire se la donna sta scontando colpe reali o meri pregiudizi.

Aiutare Kendra, contro un ex-marito crudele e contro la scia di maldicenze che la seguono, diviene la nuova missione di Lucas, una specie di riscatto per il suo precedente momento di debolezza.

In questo viene aiutato da molti dei personaggi delle serie precedenti, uomini e donne non proprio convenzionali e più aperti di mentalità. 

Un romanzo piacevole e vivace, uno dei più belli della serie. Preparatevi a un bel po' di avventura e a duelli con gentildonne spadaccine.